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potonta (Italia) (2014/09/03): Il giorno del Ringraziamento (pubblicato nel ‘68) si inserisce nel filone delle short stories e fa parte di una serie di racconti che vengono scritti dopo l’uscita di A sangue freddo. Sfinito dal romanzo, travolto dal successo, Capote sente il bisogno di fare un passo indietro, di tornare a raccontare il Sud della sua infanzia, l’America della Grande Depressione.Nel racconto, Buddy, un alter ego di Capote bambino, è costretto a misurarsi per la prima volta con il Male, incarnato in un compagno di scuola, Odd Henderson. Odd ha preso di mira Buddy (perché lo considera «una femminuccia») e si diverte a tormentarlo con mille angherie, trasformandosi in un vero e proprio incubo per lui. Miss Sook, la zia, inizialmente, non sembra capace di proteggerlo («Quell’innocenza che – preservata per mancanza di esperienza – aveva sempre isolato miss Sook dal mondo, la rendeva incapace di concepire un male così assoluto») poi, d’improvviso, proprio grazie al suo candore, riesce a ribaltare la situazione. Decide di invitare Odd Henderson a pranzo, per il Giorno del Ringraziamento. Sullo sfondo, la tragedia di un’America poverissima, messa in ginocchio dalla Grande Depressione. Quando Miss Sook va dalla madre di Odd per invitare il ragazzo a pranzo, si ritrova in una baracca con il tetto di lamiera, davanti a un camino spento per mancanza di trucioli da bruciare, in una cucina dove non c’è né zucchero né caffè. Ma il cuore della storia non è il Sud, Capote non è un autore regionale, neanche quando evoca certe atmosfere profondamente vicine alla letteratura «southern», il problema centrale è lo stesso intorno a cui ruota tutta l’opera: il lato oscuro dell’umanità. «E la parte più oscura dell’oscurità, la parte più folle della follia, è proprio l’inesorabile gioco d’azzardo che l’arte comporta». “Eppure Odd rimaneva una presenza: una silhouette dai capelli rossi piantata sulla soglia del mio buonumore…” “Yet Odd remained a presence, a redheaded silhouette on the threshold of my cheerfulness…”
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